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Buone notizie
- Peter Hocken
Il 10.06.2017 il Signore ha richiamato a sé nella notte padre Peter Hocken. All’età di 85 anni non compiuti se n’è andato un amico, un sacerdote, una persona sempre intenta a servire il Signore e il Suo corpo mistico. Dio gli ha donato un intelletto straordinario e una grande saggezza, insieme all’esperienza del battesimo nello Spirito Santo. È stato in grado di descrivere in maniera comprensibile e specifica le esperienze teologiche e spirituali della Chiesa di oggi, specie dopo il Concilio Vaticano II. - Kara Tippettsová
- Liu Žen jing - (brat Yun)
La Chiesa sotterranea cinese è sottoposta ad una crudele repressione e persecuzione anche in questi giorni. Yun sostiene che anche grazie alla persecuzione ormai più che trentennale, alla sofferenza e alle torture, oggigiorno i fedeli della Chiesa sotterranea cinese sono sempre più pronti a sacrificare la vita nei paesi musulmani, induisti o buddisti, per Gesù Cristo e per l'annuncio del Vangelo. - Egidio Bullesi
Intanto a 13 anni prese a lavorare come carpentiere nell’arsenale di Pola, dove nonostante la giovane età, si fece notare per la coraggiosa pratica della sua fede cattolica, specie in quell’ambiente di affermato socialismo, meritandosi comunque l’ammirazione e la stima di tutti.
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Siamo tutti parte di una grande storia. La grande storia del mondo è composto di storie passate e presenti della vita delle singole persone. Il portale mojpribeh.sk si concentra sul momento più importante della storia del mondo e individuale, il momento della personale esperienza di persona con Dio.
Messaggio - Liu Žen jing - (brat Yun)
Liu Zhenying, chiamato Yun dagli amici cristiani, è ormai noto non solo in Cina come uomo del Cielo. Yun è nato nel 1958, quarto di cinque figli, nella provincia cinese dell'Henan.
Nel 1949 la Cina divenne un paese comunista. Nel giro di pochi anni tutti i missionari presenti sul territorio cinese furono espulsi, e alla stessa stregua di molti paesi dell'Europa Centrale ed Orientale, migliaia di pastori furono imprigionati e molti uccisi.
Nella zona in cui viveva Yun i cristiani venivano pubblicamente crocifissi alle pareti dei luoghi di culto per essersi rifiutati di rinnegare Cristo. Altri venivano attaccati a vetture o cavalli e trascinati fino allo stremo.
Nella provincia dello Zhejiang furono commesse atrocità particolari. Nel 1950 furono arrestati 49 pastori e condannati per "reato" di predicazione del Vangelo, tutti a più di vent'anni di reclusione. Di questi 49 al termine della pena tornò a casa solo uno. Nel 1958 il governo abolì tutte le chiese che operavano pubblicamente. La moglie di Mao, Jiang Qing informava i visitatori stranieri che il cristianesimo "in Cina era morto e sepolto. Le uniche tracce restano nelle sezioni storiche dei musei." Nel 1970 una delegazione cristiana americana in visita nel paese comunicò: "In Cina non vive nemmeno un cristiano".
Il Signore chiamò Yun a seguirlo quando egli aveva solo sedici anni. Era l'anno 1974 e in Cina infuriava la rivoluzione culturale. All'epoca il padre di Yun era assai malato. Soffriva di una forma grave di asma, cui si aggiunse in seguito un tumore ai polmoni che non tardò ad estendersi fino allo stomaco. I medici constatarono solo che non c'era modo di curarlo e che sarebbe venuto presto a mancare. A causa della malattia del padre e delle spese affrontate per le visite e i medicinali la famiglia restò senza soldi, senza più beni e neppure energia. Per sopravvivere chiedevano cibo in elemosina ai vicini e agli amici.
La madre di Yun, in quelle condizioni disperate, con prospettive tutt'altro che rosee e cinque figli a carico, pensava al suicidio. Una notte, mentre dormiva, sentì una voce piena di compassione che le mormorò: "Gesù ti ama". Si inginocchiò a terra e colma di lacrime si pentì di tutti i suoi peccati e affidò di nuovo la sua vita al Signore Gesù. Chiamò tutti i membri della famiglia perché si riunissero a pregare; disse loro che Gesù era l'unica speranza per loro padre e descrisse quello che le era accaduto.
In quell'istante tutti affidarono la propria vita a Dio e per tutto il resto della notte invocarono il Signore attraverso una semplice preghiera: "Gesù, fa che nostro padre guarisca!". "Gesù, fa che nostro padre guarisca!". La mattina seguente il capofamiglia si sentiva meglio e dopo diversi mesi gli era tornato l'appetito. Passò solo una settimana e nel corpo del padre di Yun neppure più una traccia di cancro. Fu un miracolo di Dio.
I genitori di Yun mandarono i bambini a chiamare tutti i conoscenti e i parenti. Spiegarono a tutti nel minimo dettaglio quello che era accaduto, la guarigione, la preghiera ecc. Tutti i presenti si inginocchiarono a terra e pieni di gioia accolsero Gesù come Signore e Maestro.
La madre di Yun, che non ha mai imparato a leggere e scrivere, divenne la prima predicatrice della città. Molti degli attuali leader della Chiesa cinese hanno incontrato per la prima volta il Signore proprio grazie alle predicazioni della madre di Yun.
All'epoca in tutta la Cina c'erano solo pochissime copie della Bibbia". Yun iniziò a desiderare più d'ogni cosa di possedere una Bibbia, per apprendere gli insegnamenti di Cristo. Dietro consiglio di un ex pastore detenuto, iniziò a digiunare e piangere davanti al Signore, chiedendo una Bibbia, per poter conoscere meglio Dio. Yun non mangiò e non bevve nulla per esattamente 100 giorni. Solo una ciotola di riso bollito ogni sera. Passati 100 giorni il Signore gli mandò in sogno due uomini che gli regalavano una Bibbia. Destatosi da questo sogno vivo iniziò a cercare la Bibbia in casa. Non la trovò e iniziò a piangere talmente forte che accorsero i genitori. I poveri genitori credettero che era impazzito, tanto forte era il suo desiderio, e si unirono al suo pianto. Poi qualcuno bussò alla porta, erano due uomini, identici a quelli del sogno... E consegnarono a Yun un esemplare della Bibbia. In seguito Yun sarebbe venuto a sapere che Dio aveva mandato una visione ad un evangelizzatore cinese, invitandolo a regalare a Yun la sua Bibbia ormai sotterrata e tenuta ben al riparo.
Yun iniziò a leggere la Bibbia. Dopo averla letta tutta, iniziò ad imparare a memoria i Vangeli. Imparò il Vangelo di San Matteo in 28 giorni. Successivamente imparò a memoria gli altri 3 Vangeli e gli Atti degli Apostoli.
Un giorno, mentre Yun meditava sul primo capitolo degli Atti degli apostoli, il Signore gli rivelò che lo avrebbe mandato ad ovest e a sud, perché annunziasse il Vangelo e divenisse Suo testimone. Nel sogno apparve anche un ragazzo che rivelò il proprio nome e il villaggio da cui proveniva; e Yun gli promise che l'indomani sarebbe giunto lì da loro a predicare.
Yun disse a sua madre di aver avuto un sogno in cui il Signore lo chiamava ad annunziare il Vangelo e che quel giorno stesso sarebbe arrivato a casa loro un altro ragazzo di 24 anni di nome Yu Jing Chai. Disse alla madre di accoglierlo e di prendersi cura di lui fin quando egli non sarebbe tornato da un villaggio dove da ben 3 giorni c'era gente che pregava e digiunava perché Dio lo inviasse da loro. Egli infatti possedeva il libro celeste.
La sua prima predica fu la recita dell'intero Vangelo di San Matteo accompagnato da canti di lode a Dio, che Dio stesso gli metteva in bocca al momento e che egli non aveva mai imparato prima in vita sua. I presenti con le lacrime agli occhi fecero atto di penitenza. Dovette promettere loro che sarebbe tornato. Tutti i cristiani di quel villaggio furono poi arrestati e condotti alla stazione di polizia; le autorità cercavano di farli parlare anche con la violenza, per capire chi fosse quell'uomo che era stato lì ad annunziare Gesù. Nessuno dei fermati né altra gente del villaggio tradì Yun. Quando tornò a casa dopo la prima predicazione sua madre era esterrefatta. Il giovane Yu Jing Chai era davvero giunto lì da loro ed aveva addosso esattamente gli stessi indumenti che Yun aveva descritto alla madre.
Da quel giorno in tutta la provincia dove abitava Yun si accese il fuoco del Vangelo. Solo nel corso del primo anno dopo la propria conversione (appena sedicenne) Yun aveva avvicinato a Cristo più di duemila persone.
Gradualmente, per aiuto della grazia divina, il progetto che Yun aveva accettato ("andrai ad ovest e a sud") iniziò ad espandersi in tutta la Cina e addirittura anche a popoli oltre i confini cinesi.
Nella regione di Yun la Chiesa iniziò a crescere in numeri e in grazia. Il Signore mandava diverse persone in cerca di anime. E le autorità cominciarono a spazientirsi. All'età di diciassette anni Yun fu arrestato per la prima volta con l'accusa di predicazione del Vangelo. Negli anni successivi Yun e i suoi collaboratori furono ripetutamente fermati ed interrogati dalla polizia segreta. Invece di indebolirli la persecuzione dava loro sempre più forza nell'annunciare il Vangelo. Verso la fine degli anni '70 c'erano folle immense che avevano sete della parola del Signore. Nonostante i soli vent'anni Yun era ormai considerato come una guida più che matura. Nel 1980 nella sola provincia dell'Henan (di circa un centinaio di milioni di abitanti) si registrarono numerosissime conversioni. Molti di questi convertiti divennero successivamente leader della Chiesa del Signore in tutta la Cina. La provincia dell'Henan era diventata una sorta di Galilea cinese, da dove provenivano i nuovi discepoli di Gesù.
Nel 1980 il governo cinese costituì la Chiesa patriottica, per controllare la vita dei cristiani. Nell'ambito di questa chiesa l'offerta attiva del Vangelo e il proselitismo (nel senso di avvicinamento della gente a Cristo) sono attività del tutto vietate. Addirittura ai pastori si vieta di predicare su determinati passaggi della Bibbia, come ad esempio quelli che fanno riferimento alla seconda venuta di Gesù. Il libro dell'Apocalisse è vietato nella sua interezza.
Insieme ad amici Yun continuò segretamente ad annunciare il Vangelo e per questo motivo fu ripetutamente arrestato.
Nel 1983 il fratello Xu, amico di Yun e anch'egli leader della Chiesa perseguitata, elaborò un piano nazionale, primo nel suo genere, dal titolo "Edificazione della Chiesa sotterranea cinese". L'obiettivo prefissato era di annunciare il Vangelo a tutto il paese.
Una delle province più agguerrite nella lotta contro la diffusione della Buona Novella fu lo Shanxi. Nel 1983 in questa provincia, nella contea di Shangnan, Yun fu arrestato e accusato di annunciare il Vangelo e di collaborare alla creazione di nuove comunità locali contrarie all'ideologia di governo. La polizia voleva fare di Yun un caso esemplare per tutti gli altri e la punizione fu delle più dure.
Lo presero a calci e pugni davanti alla folla fino a renderlo quasi in fin di vita e lo costrinsero a trasportare per strada una croce rossa. Fu costretto a portare la croce lungo le strade più frequentate della città, sotto una valanga di calci e pugni che non finiva mai, finché non si inginocchiò a terra. La presentazione pubblica della persecuzione da parte della polizia si protrasse per un'intera mattinata.
Yun fu poi condotto alla stazione della polizia e durante le procedure di verifica della sua identità riuscì miracolosamente a fuggire. Le manette gli caddero dalle mani, come accadde a San Pietro. Dio gli permise di scappare. La polizia non fece nessuna registrazione. Non lo fermarono neppure le guardie appostate all'ingresso o la gente nei paraggi.
Da quel momento, insieme a sua moglie Deling, iniziarono a vivere come bestie selvatiche. Non c'era giorno in cui sapevano dove avrebbero passato la notte. Sentivano la polizia sempre alle calcagna. In tutto il paese le fermate degli autobus erano tappezzate con le fotografie di Yun, ricercato come uno dei peggiori criminali e controrivoluzionari.
Il 17.12.1983 Yun fu nuovamente arrestato dalle forze dell'ordine durante un incontro di evangelizzazione, cui avrebbero dovuto partecipare diverse altre persone. Pochi istanti prima dell'inizio di questo incontro pianificato la polizia malmenò Yun e solo dopo gli chiese quale fosse il suo nome. Yun, per mettere in guardia le altre persone che stavano giungendo al meeting, facendo loro capire che c'era in giro la polizia, iniziò a gridare: "sono un Uomo del cielo! Mia madre si chiama Fede, Speranza e Carità." Da quel giorno i fratelli della Chiesa sotterranea iniziarono a chiamare Yun Uomo del cielo; grazie a quel grido infatti era riuscito a mettere in guardia diverse persone ed evitare che si avvicinassero alla polizia ed essere poi arrestate. Yun fu arrestato. Le guardie provavano su Yun diversi colpi di arti marziali. Lo prendevano a calci, gli davano pugni, lo calpestavano sul torace e sui fianchi. Fecero anche ricorso ai manganelli con scariche elettriche per farsi rivelare l'identità di Yun e dei suoi collaboratori. Yun meditava sulle parole di Romani 8,35: Chi ci separerà dall'amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Quando la polizia scoprì che Yun era un malvivente ricercato dell'Henan, lo condussero trionfalmente al carcere di Nanjang. &v Fin dal primo giorno nel carcere di Nanjang Yun capì che il Signore desiderava che egli pregasse per il perdono dei suoi peccati e per l'evangelizzazione, affinché migliaia di persone potessero salvarsi e la Chiesa perseguitata in Cina trionfasse. In carcere iniziò da subito ad incitare gli altri detenuti a pentirsi dei loro peccati e ad accogliere Gesù come loro Salvatore. Cantava loro salmi e canti. Comunicò loro che a partire dal 25 gennaio 1984 avrebbe osservato un digiuno assoluto, senza né cibo né acqua. Invitò i compagni a dividersi tra loro le sue porzioni senza dir nulla alle guardie. Questo digiuno assoluto, senz'acqua, durò esattamente 74 giorni (scientificamente impossibile per il corpo umano). Agli interrogatori, dove veniva regolarmente picchiato in duro modo, lo trasportavano letteralmente i suoi compagni di cella. Yun si rimpiccioliva e indeboliva nel corpo, ma lo spirito cresceva a si rafforzava enormemente.
Le guardie promettevano ai detenuti vari vantaggi, se si comportavano male nei confronti di Yun. Alcuni detenuti arrivarono ad urinargli e defecargli in testa, coprendolo di insulti e schernendolo in tutti i modi possibili. Yun era così debole che non riusciva neppure a protestare. Eppure continuava a riflettere sulla passione di Cristo e si sforzava di comprendere quanto più intensa fosse stata la sofferenza di Cristo per lui.
Durante le passeggiate le guardie spesso davano ordine di gettare Yun nella fogna, dov'erano accumulati tutti gli escrementi dei detenuti. Lo costringevano a strisciare e rigirarsi in quell'obbrobrio.
Dato che non mangiava e non beveva, non riusciva neppure a muoversi. Pesava appena una trentina di chili. Le guardie continuavano a torturarlo con l'elettricità, prendendolo allo stesso tempo a calci con stivaloni con punta di ferro fino a fargli perdere conoscenza. I detenuti facevano scommesse sul numero di giorni che gli rimanevano. Erano certi che Yun non sarebbe rimasto vivo per molto.
Il 7 aprile 1984, quando lo videro, i suoi familiari non lo riconobbero. La moglie dichiarò che non era suo marito e la sorella che non era suo fratello. Fu riconosciuto solo dalla madre grazie ad un neo. Pensate in che condizioni l'avevano ridotto. Era allo stremo delle forze sia fisiche che mentali. Yun credeva ormai che s'era avvicinata la morte e che era ora di dire addio alla sua famiglia. Dopo 74 giorni interruppe il digiuno e celebrò la cena del Signore con la famiglia, in galera, con biscotti e succo di uva.
Quando tornò dai compagni di cella rivelò a tutti che Dio lo aveva mandato in prigione principalmente per la loro redenzione. In cella c'erano omicidi, stupratori ed altri delinquenti. Uno di essi era musulmano. Tutti avevano visto coi propri occhi che Yun non aveva mangiato neppure un chicco di riso e non aveva bevuto neppure un goccio d'acqua. Yun chiese a tutti se avessero mai sentito (anche negli ultimi millenni) di qualcuno che aveva digiunato così a lungo.
Disse ai compagni di cella che Dio aveva pietà di loro ed offriva loro una grande possibilità: il perdono dei peccati. A cominciare dal capo cella fecero tutti atto di pentimento e poi chiesero cosa avrebbero dovuto fare per essere salvati. Battezzò ognuno di essi con poche gocce d'acqua. Da quel momento l'atmosfera della cella cambiò completamente. I detenuti divennero attivi evangelizzatori. Non perdevano occasione per diffondere il Vangelo ai detenuti delle altre celle. Così il Vangelo si diffuse in tutte le celle e furono in molti a pentirsi e a credere nel Signore. Sempre in carcere, Yun iniziò ad educare nuovi credenti. In quei giorni nacque anche Isaac, figlio di Yun.
Yun fu condannato a 4 anni di reclusione e lavori forzati. Lo trasferivano di carcere in carcere. Dovunque si trovava, con la grazia di Dio Yun faceva nuovi proseliti, nuove vite che si avvicinavano a Cristo, nuove vite che cambiavano...
Dopo esattamente quattro anni, il 25 gennaio 1988, Yun fu rilasciato. Yun proseguì nell'annuncio del Vangelo. Tuttavia, era costretto continuamente a segnalare i suoi movimenti e le sue attività alla polizia. Nella regione amministrativa di Nanjang, dove Yun operava, avvennero diversi miracoli. Il fuoco dello Spirito Santo ardeva intensamente e migliaia di persone si convertirono ed iniziarono a credere in Dio.
Il 1989 fu un anno decisivo per la Chiesa sotterranea cinese. Il massacro di piazza Tienanmen del 4 giugno 1989 discreditò il comunismo agli occhi di milioni di cinesi e spinse non pochi a cercare una via spirituale. Il potere dello Spirito Santo esplodeva in tantissimi modi diversi. Numerosi gruppi, di gente acculturata e non, desideravano aderire alla Chiesa cristiana.
Dal giorno del rilascio fino al maggio 1991 Yun annunziò il Vangelo del Signore in tutta la Cina e folle intere di gente affidavano la vita a Dio. Nel maggio 1991 il governo intensificò di nuovo la persecuzione della Chiesa sotterranea. Yun fu riarrestato e condannato per reato di gravi interferenze e disturbo dell'ordine sociale.
Dal giorno del rilascio fino al maggio 1991 Yun annunziò il Vangelo del Signore in tutta la Cina e folle intere di gente affidavano la vita a Dio. Nel maggio 1991 il governo intensificò di nuovo la persecuzione della Chiesa sotterranea. Yun fu riarrestato e condannato per reato di gravi interferenze e disturbo dell'ordine sociale.
Fu condannato a 3 anni di reclusione e deportato al campo di lavoro del penitenziario di Daan. Gli imposero di non svolgere alcuna attività di evangelizzazione tra i detenuti, minacciandolo che sarebbero seguite severissime ritorsioni.
Nel rispetto delle assurde usanze delle carceri, i detenuti accolsero il novizio con non poche percosse. In galera c'erano molti prigionieri malnutriti e malati. Yun iniziò a prendersi cura degli infermi. Si era improvvisato massaggiatore e mentre massaggiava annunziava il Vangelo. Molti accolsero Gesù e furono guariti. Addirittura anche la dottoressa del carcere e tutta la sua famiglia si convertirono e iniziarono a seguire il cammino indicato da Gesù.
Nel marzo 1992 Yun ricevette la visita di sua moglie Deling, insieme al figlio Isaac e alla figlioletta Jilin di solo un mese. Le guardie li umiliavano e li insultavano. Isaac aveva lo stesso vestito che portava quando suo padre fu arrestato un anno prima. Ormai gli andava stretto e le scarpe erano tutte buchi. Tutti i membri della famiglia erano smunti e ridotti allo stremo. Yun si commosse vedendo le condizioni in cui erano ridotti i suoi. Isaac raccontò al padre che la maestra a scuola diceva davanti a tutti che "Isaac e la sua famiglia credono a Gesù come stupidoni" e che i compagni lo deridevano e definivano suo padre un pericoloso criminale. Yun non riuscì a frenare le emozioni. Si inginocchiò davanti alla famiglia e alle guardie, chinò il capo a terra e scoppiò in lacrime.
Yun aveva subito le peggiori torture e maltrattamenti. Gli avevano ficcato un manganello elettrico in bocca. Lo avevano preso a calci con tal violenza che desiderava morire. Ma la pena più forte fu per lui vedere la famiglia ridotta in quelle condizioni. Erano ridotti all'osso, non avevano nulla da mangiare, addosso avevano solo stracci e soffrivano senza tregua.
Il 25 maggio 1993 Yun fu rilasciato dal carcere di Daan per buona condotta.
Passò diverso tempo in preghiera e digiuno e Dio gli diede un'ulteriore visione: fondare "stazioni di rifornimento" di Spirito Santo. Così insieme ad altri leader della Chiesa sotterranea iniziarono sistematicamente a formare nuovi aiutanti per diffondere il Vangelo (le cosiddette "stazioni di rifornimento" di Spirito Santo). Presso il Centro studi Profeta Samuele i giovani allievi dovevano leggere tutto il Nuovo Testamento ed imparare ogni giorno un capitolo a memoria. Nel giro di un mese i partecipanti conoscevano il Vangelo di San Matteo a memoria. I partecipanti imparavano a pregare ed a portare il fardello per le anime perse. Questi giovanissimi servi erano accolti a braccia aperte ovunque, in qualsiasi parte della Cina.
Un gruppo di amici della Chiesa sotterranea facente capo a Zhang Rongliang diede vita a un movimento chiamato "Il Mese del Vangelo". Ogni membro doveva portare almeno 3 persone, i leader invece 5 persone. Durante il primo mese di operato già avevano battezzato 13.000 fedeli. Nel giro di due anni dall'inizio del movimento erano state battezzate 123.000 persone. L'anno successivo fu registrata una crescita ancora maggiore. L'azione "Mese del Vangelo" continua ancora oggi e contribuisce alla crescita esponenziale della Chiesa sotterranea in Cina.
Yun e sua moglie Deling hanno compiuto sforzi immensi in tutto il paese, nell'intento di unificare i gruppi nell'ambito della Chiesa sotterranea nelle missioni. Hanno sempre incoraggiato tutti i gruppi a fondare centri di formazione ed evangelizzazione. Questa visione si è estesa assai ampiamente ed ha contribuito a far crescere non di poco le schiere dei nuovi cristiani.
All'inizio del 1994 il Signore mostrò a Yun che i gruppi della Chiesa sotterranea cinese avevano bisogno di unirsi, per far in modo che Dio potesse versare tutto il Suo potere con la più grande intensità sull'intera nazione cinese. Yun ebbe vari incontri con i capi dei gruppi più cospicui in Cina, per iniziare un cammino di collaborazione e di condivisione di idee comuni. Inizialmente sembrava un'impresa ardua. Molti leader conservavano rancori reciproci. Alla fine però, con l'aiuto di Dio, le cose si aggiustarono.
Nell'ottobre 1996 furono scelti cinque uomini per formare la Comunità Sinim (Xu Jongze, Zhang Rongliang, Wang Xincaj, Chen Jiping e lo stesso Yun). Questi leader avevano il compito di guidare ed aiutare i gruppi della Chiesa sotterranea cinese. Il nome Sinim ha origini bibliche.
I membri della comunità ritengono che la Cina corrisponda alla terra di Sinim, menzionata da Isaia 49,12 "Guardate! Questi vengono da lontano; ecco, questi altri vengono da settentrione e da occidente, e questi dal paese dei Sinim". Nel 2000 il numero di fedeli in Cina - soltanto nelle congregazioni raggruppate nella Comunità Sinim - ammontava a ben - 58 milioni. Il numero dei credenti continua a crescere sempre più massicciamente.
Nel marzo 1997, per ordine diretto del governo centrale Yun e diversi altri leader furono di nuovo arrestati. Il governo iniziava a temere che la Comunità Sinim potesse diventare un gruppo d'opposizione alquanto forte e diffuso in tutto il paese. Questa volta a forza di manganellate le guardie erano riuscite a paralizzare le gambe del povero Yun, che non riusciva più a camminare. Fecero seguito torture della peggior specie, gli conficcarono aghi sotto le unghie, lo malmenarono diverse volte con i manganelli elettrici, e in altre occasioni lo presero a calci e pugni fino a fargli perdere conoscenza.
Queste torture erano all'ordine del giorno. Yun veniva sempre trasportato da un amico e co-leader della Chiesa sotterranea, di nome Xu - dato che non gli funzionavano più le gambe. La stessa sorte crudele toccò anche agli altri leader. Il 4 maggio 1997 in una visione il Signore disse a Yun che era tempo di fuggire dal carcere. Yun chiese al Signore: come? Le sue gambe erano infatti paralizzate e non riusciva a muoversi. Il Signore gli rispose che Egli è il Dio di Pietro. Il 5 maggio 1997 Yun chiamò una guardia dicendo che doveva andare al gabinetto. La guardia ordinò a Xu di portare Yun in bagno. Anche Xu rivelò a Yun che aveva sentito dentro di sé la voce del Signore dire che Yun sarebbe dovuto fuggire quel giorno stesso. Yun si alzò sulle gambe, ma con dolori atroci. Ad ogni piano c'erano cancelli di ferro sorvegliati da guardie. Yun si avvicinò ad un cancello, inspiegabilmente le guardie aprirono la porta e non si accorsero affatto della sua presenza. Riuscì ad attraversare in questo modo ben 5 porte. Non vi fu guardia che si oppose al suo passaggio. Anche l'ultima porta, quella più sorvegliata di tutte, era solo socchiusa. Yun uscì come da un albergo e ad aspettarlo c'era un taxi giallo con l'autista che lo invitò a salire.
Solo in taxi Yun si rese conto che il Signore gli aveva completamente ridonato l’uso delle gambe e che ora poteva camminare senza alcun problema. Il Signore lo aveva liberato proprio come fece con San Pietro. I compagni di cella e i fratelli seguirono la sua "fuga" dalle finestre del carcere. Tutti videro coi propri occhi.
Poco dopo la liberazione il Signore disse a Yun che era tempo di lasciare la Cina e di essere testimone di Dio tra i popoli.
Ovviamente Yun non possedeva documenti validi per espatriare. Il Signore operò un'ulteriore serie di miracoli e il 28 settembre 1997 Yun volò da Pechino in Germania, dove gli fu subito attribuito lo status di rifugiato.
Nel 1997 la comunità Sinim incaricò Yun di una grande responsabilità all'estero: annunciare la prospettiva primaria del Sinim, con lo slogan "Torna a Gerusalemme". L'obiettivo di questo programma "Torna a Gerusalemme" non si limita esclusivamente all'evangelizzazione di Gerusalemme, ma anche di migliaia e migliaia di persone irraggiungibili, gruppi etnici, luoghi sperduti e villaggi tra la Cina e Gerusalemme. Negli anni a venire la comunità Sinim è intenzionata ad inviare 100.000 servi addestrati, che oltrepasseranno le frontiere cinesi e porteranno la Parola di Dio al mondo musulmano, induista e buddista. Vogliono contribuire anche al risveglio delle Chiese dormienti in Occidente.
Ogni missionario del movimento "Torna a Gerusalemme" viene ben addestrato in diversi campi.
1. Come soffrire e morire per il Signore.
2. Come essere testimone del Signore. Come testimoniare efficacemente in qualsiasi circostanza, in treno, in autobus e addirittura nei sedili posteriore di una volante della polizia o lungo il cammino del patibolo.
3. Come fuggire, per il Signore. Sanno che a volte il Signore li invia in galera a testimoniare. Tuttavia, per poter evangelizzare, nella maggior parte dei casi è necessario che non si facciano catturare. Imparano come togliersi le manette o come saltare dalla finestra del primo piano con le mani legate dietro la schiena senza farsi male.
Yun ha viaggiato e predicato in tantissimi paesi del mondo libero.
Nel 2000, quand'era in Canada, Yun fu accusato da una lettera anonima indirizzata a vari gruppi e chiese, in cui lo si definiva un truffatore e traditore come Giuda, poiché aveva fatto i nomi dei leader della Chiesa sotterranea cinese. I dirigenti dei gruppi dove avrebbe dovuto predicare arrivarono addirittura a considerare l'annullamento della sua tournée di predicazione in Canada. Nel giro di 24 ore giunse una conferma scritta dai fratelli della Chiesa sotterranea cinese, in cui si dichiarava che le accuse erano false e che Yun era e rimaneva rappresentante autorizzato della Comunità Sinim.
Yun ha fatto sapere a tutti che i cristiani in Cina sono perseguitati, maltrattati e incarcerati. In Occidente sono perseguitati solo a parole. Yun non considera questo nuovo tipo di persecuzione più tollerabile di quella di tipo fisico praticata in Oriente – per lui è soltanto un tipo di persecuzione diverso.
Yun sostiene che la crescita nella maturità cristiana dipende moltissimo dall'atteggiamento che assumiamo allorché ci troviamo a far fronte alla sofferenza. Afferma che in Cristo è possibile crescere a tal punto che alla fine ci metteremo a ridere quando ci copriranno di calunnie - anzi gioiremo. Perché solo allora capiremo che non siamo di questo mondo e che la nostra sicurezza è nei cieli.
Più saremo perseguitati per il Suo nome, maggiore sarà la nostra ricompensa nei cieli. Accogliamo dunque la sofferenza come amica. Quando le persone ci accusano ingiustamente, siamo felici e rallegriamoci. Quando ci maledicono, benediciamo. Quando ci troviamo ad affrontare esperienze dolorose, accogliamole con gioia e sentiamoci liberi!
Yun ha avuto varie esperienze di incontri col "Vangelo della prosperità", specie tra diversi gruppi di protestanti. (Secondo i principi del Vangelo della prosperità, i predicatori promettono che se le persone credono in Gesù, la loro vita sarà prospera anche dal punto di vista materiale). Yun insegna invece che questi principi del Vangelo della prosperità sono in forte contrasto con il vero Vangelo di Gesù Cristo. Nel febbraio 2001 Yun andò a prendere sua moglie e i suoi figli in Myanmar, dove questi erano riusciti a fuggire dalla Cina. Yun fu di nuovo arrestato, stavolta alla frontiera del Myanmar, nonostante avesse documenti tedeschi in regola. Il tribunale lo condannò a sette anni di reclusione. Nelle prigioni birmane riuscì a convertire molti prigionieri dal cuore più che indurito.
Il 18 settembre 2001, dopo sette mesi di prigionia, l'ambasciata tedesca riuscì a negoziare il condono della pena da parte delle autorità birmane. Yun fu ricondotto presto in Germania.
Oggi vive in Germania con tutta la propria famiglia, senza nessun bene; ed è pronto a partire ed annunciare il Vangelo ovunque il Signore lo mandi. Forse un giorno tornerà in Cina.
La Chiesa sotterranea cinese è sottoposta ad una crudele repressione e persecuzione anche in questi giorni. Yun sostiene che anche grazie alla persecuzione ormai più che trentennale, alla sofferenza e alle torture, oggigiorno i fedeli della Chiesa sotterranea cinese sono sempre più pronti a sacrificare la vita nei paesi musulmani, induisti o buddisti, per Gesù Cristo e per l'annuncio del Vangelo.
Per informazioni aggiornate su fratello Yun, sulla Chiesa sotterranea cinese e sul movimento "Torna a Gerusalemme" si rimanda al linkhttp://backtojerusalem.com/
Testo elaborato da Marek Nikolov sulla base del libro Fratello Yun detto l'uomo celeste , racconto della storia di fratello Yun.
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Credo che sia un ruolo davvero significativo. La fede in Dio mi sostiene nei momenti più duri ed anche nelle gare. Sento come Dio mi fa dono della Sua grazia e benedizione; e questo mi carica enormemente.